Recensione di Un posto nel mondo – Fabio Volo

Nato a Calcinate (Bergamo) il 23 Giugno del 1972 e cresciuto poi a Brescia, Fabio Bonetti (nome d’arte Fabio Volo) è oggi sicuramente un rappresentante polivalente e ‘multitask’ del panorama artistico italiano, essendo ormai molto conosciuto ed apprezzato in qualità di attore, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo, ma anche sceneggiatore e regista.

Il suo esordio nel mondo dei media e subito dopo in quello del cinema risale più o meno al 1996, quando interrompe bruscamente il suo sogno di diventare musicista per passare ad essere uno dei conduttori radiofonici più gettonati ed apprezzati dalle masse; grazie all’incontro, rivelatosi poi di fondamentale importanza per la sua carriera, con Claudio Cecchetto, Fabio entra a far parte nel 1996 del grande gruppo di Radio Capital, presentando e conducendo le sue trasmissioni radiofoniche più seguite dal pubblico.

Degli anni immediatamente successivi (1998-2000) è la sua definitiva consacrazione come presentatore televisivo, conducendo per tre anni di fila la nota trasmissione ‘Le iene’ al fianco di una simpaticissima e giovanissima Simona Ventura, e radiofonico con il suo nuovo programma ‘Il volo del mattino’, mandato in onda per due anni di fila su Radio Deejay.

Nel 2000 e nel 2003 pubblica i primi suoi due libri: “Esco a fare due passi” e “E’ una vita che ti aspetto”, raggiungendo in entrambi i casi la soglia delle 300.000 copie vendute; tutto questo in contemporanea con i suoi crescenti impegni come conduttore televisivo prima ed attore in un secondo momento.

Un posto nel mondo e le emozioni che riesce a creare

Nel 2006 esce il suo terzo libro “Un posto nel mondo”, edito da Mondadori, come tutti gli altri che ha scritto in precedenza e che scriverà in futuro. Questo romanzo ha la capacità di suscitare nel lettore forti emozioni per la assoluta semplicità e naturalezza con le quali Fabio racconta episodi di vita quotidiana e li rapporta con pensieri ed idee che passano in quel preciso momento per la testa di chi sta vivendole o leggendone il racconto.

La straordinaria corrispondenza con la realtà della storia di Federico e Michele (protagonisti principali dell’opera) e del loro allontanarsi per poi riavvicinarsi dopo anni in cui non si vedono ma nei quali entrambi cambiano molto così come cambiano molto le loro personalità e filosofie di vita, è semplicemente disarmante tanto è descritta bene, e risulta quasi impossibile non emozionarsi davanti ad una raffigurazione della realtà così fedele e veritiera, anche sapendo che si tratta di un racconto.

Trama e personaggi del romanzo

Federico e Michele sono due amici davvero fraterni ed inseparabili, di quelli che durante il cammino della vita condividono veramente di tutto…dalle goliardate più assurde con relative sbronze, agli sfoghi reciproci per i malesseri di giornata o alle complicate relazioni ed avventure sessuali con le donne.Federico, che in questo caso più che mai rappresenta un po’ quasi tutti i ragazzi della sua età, è in realtà un eterno adolescente alla costante ricerca di se stesso e di un senso da dare alla sua vita; decide quindi di fare un viaggio di quelli ‘della speranza’ come molti di noi abbiamo sicuramente fatto nella nostra vita, e parte senza fissare alcuna meta e, come spesso succede, senza soldi.

Qualche tempo dopo Federico però torna indietro, sembra realmente cambiato… si nota quanto le esperienze di vita fatte durante il viaggio abbiano influito sul suo carattere, ed è palese anche il suo forte innamoramento per Sophie, bella ragazza francese conosciuta sull’isola di Capo Verde.

Soltanto qualche settimana e poi purtroppo perderà la vita in un tragico incidente in moto, provocando nel suo fraterno amico Michele un improvviso rigetto verso la sua vita fatta di certezze e schemi convenzionali e l’improvvisa voglia di mandare tutto e tutti a quel paese per rifare tutto quello che aveva già fatto in precedenza il suo grande amico.

Il viaggio a Capo Verde

Lo scossone enorme che subì la vita di Michele in seguito alla prematura scomparsa del suo migliore amico, lo indirizza verso lo stesso identico cammino percorso in precedenza da Federico, al punto che decide anche lui di rifiutare tutte le certezze, di cui la sua vita era caratterizzata, e di partire anche lui per Capo Verde.

Qui conosce Sophie e si lascia rapire subito dalla semplicità e dalla genuinità di sensazioni mai provate prima come un meraviglioso tramonto o una passeggiata spensierata godendo in silenzio delle bellezze naturali più incredibili del posto, o la compagnìa di persone vere, di cuore, di quelle molto semplici e ruspanti. Michele ritrova così, improvvisamente, un motivo valido per dare un senso alla sua vita e decide di fare ritorno in Italia in compagnìa di Sophìe e di Angelica, la bellissima neonata figlia del suo grande amico e di stabilirsi definitivamente.

La morale di questo bellissimo romanzo è che bisogna cercare profondamente le proprie vere radici e chiedere sempre qualcosa in più alla vita, magari realizzando anche solo un piccolo sogno che sia però totalmente diverso dalla squallida routine quotidiana.

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